CRISI IDRICA DEL FIUME ADDA

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Ieri si è riunito l’Osservatorio Permanente per gli Utilizzi Idrici nel Distretto Idrografico del Po, “struttura operativa di tipo sussidiario a supporto del governo integrato dell'acqua”, riunione propedeutica alla concessione di deroga temporanea al Deflusso Minimo Vitale richiesta settimana scorsa. Il lago di Como perde 3 cm al giorno, il livello idrometrico è inferiore di 100 cm rispetto alla media storica, il trend è destinato a raggiungere i minimi storici, quelli della grande siccità del 1976, distanti solo 36 cm, le derivazioni irrigue sono al 70 % della loro competenza in pieno luglio, mese di massima richiesta idrica… crisi idrica? NO, “Regione Lombardia e Autorità di Bacino hanno concordato la decisione di non concedere deroga al DMV pur mantenendo il livello di allerta elevato” questa la sintesi di ANBI Lombardia presente all’incontro. Le motivazioni? Gli invasi alpini hanno una quantità d’acqua superiore alla media del periodo ed è probabile che questo fine settimana una perturbazione coinvolga la Valtellina ed il lago di Como. Inoltre, Regione Lombardia convocherà nei prossimi giorni tutti i gestori idroelettrici dei bacini alpini e Terna. Eventuali ulteriori considerazioni saranno pertanto rinviate al prossimo incontro dell’Osservatorio… settimana prossima. Intanto noi dobbiamo sperare che nel frattempo piova e che gli idroelettrici alpini, spinti dal senso cristiano di fratellanza con il comparto agricolo di pianura, rilascino acqua dai loro invasi. Si noti inoltre che la richiesta di deroga al Deflusso Minimo Vitale è temporanea e parziale, si tratta di far scorrere in un tratto di fiume lungo dieci chilometri a valle di Spino d’Adda 11 mc/s anziché 22 mc/s sino al 15 agosto. E’ questo che mette a repentaglio la qualità del fiume Adda? 10 km su oltre 150 km di lunghezza totale a valle del lago di Como? 30 giorni su 365 con 11 mc/s anziché 22? o forse lo sono le immissioni degli scarichi più o meno depurati? 

È chiaro ed evidente, come già opportunamente segnalato nei mesi scorsi dal DUNAS, che l'applicazione lombarda del DMV e sopratutto dei meccanismi di deroga, non siano SOSTENIBILI e necessitino di profonda modifica. Le secolari derivazioni irrigue della pianura devono ormai sottostare agli interessi dei produttori di energia elettrica. Dobbiamo solo sperare che piova? Questo è il risultato di politiche scellerate che stanno vanificando gli sforzi e i progressi degli ultimi 60 anni, anni in cui la regolazione dei laghi e la regimentazione delle acque hanno portato la pianura irrigua lombarda a primeggiare nella produzione agricola italiana.