Tavolo regionale per l'utilizzo idrico in agricoltura

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Si è riunito oggi a Palazzo Lombardia il Tavolo Regionale per l’Utilizzo Idrico in Lombardia. Presieduto da Attilio Fontana con la partecipazione degli ex assessori Sertori e Cattaneo è stato fatto il punto sulle attuali disponibilità idriche. 
Ad oggi il 2023 si prospetta come una riproposizione del 2022, in Lombardia, tra i volumi stoccati nei laghi e quantità di neve in montagna, manca oltre il 60% di acqua rispetto alla media degli ultimi 20 anni, un dato di poco peggiore al 2022 che, ricordiamo, è stato l’anno più siccitoso mai registrato nella storia. 
Attorno al tavolo erano presenti, oltre al Consorzio Dunas ed Anbi Lombardia, i gestori idroelettrici Enel, Edison ed A2A, Terna, le rappresentanze agricole e dei parchi fluviali. Desta preoccupazione la possibilità che il Governo nomini un Commissario per la gestione dell’emergenza idrica che non faccia riferimento alla sola Lombardia, con il rischio che le poche risorse lombarde vengano destinate ai problemi del cuneo salino e anziché ai nostri prioritari usi irrigui. Le richieste e le attenzioni poste al Tavolo sono state numerose, a partire da una possibilità di deroga al Deflusso Minimo Vitale in tempi brevi, a perseguire un equilibrio tra la prioritaria necessità di riempire i laghi prealpini ed il mantenimento di acqua all’interno delle nostre rogge per preservare i livelli di falda. Importante la disponibilità dei gestori idroelettrici alpini e di Terna ad effettuare una gestione oculata in vista della prossima stagione irrigua. Al di là dell’auspicio di un cambio di scenario meteorologico con precipitazioni diffuse nei prossimi mesi primaverili è di fondamentale importanza la corretta gestione di quei milioni di metri cubi di acqua che, nello scioglimento della poca neve presente nelle Alpi, finiranno proprio all’interno delle dighe alpine.